Una devastante ondata di vendite ha travolto oggi i mercati finanziari globali, innescata dall’escalation della guerra dei dazi tra le maggiori potenze economiche. Ciò che inizialmente sembrava un semplice scontro commerciale si è rapidamente trasformato in quello che gli analisti definiscono “la tempesta perfetta”.
Non è solo l’azionario a soffrire in questa giornata da dimenticare. Il dollaro ha subito un tracollo significativo, perdendo quasi il 2% nei confronti dell’euro e scivolando fino a quota 1,1065. Come se non bastasse, il petrolio ha rotto la soglia psicologica dei 70 dollari al barile, alimentando i timori di una possibile crisi finanziaria sistemica.
Mentre il sole tramonta su Wall Street e Piazza Affari, una cosa appare chiara: la globalizzazione ha creato un sistema economico così interconnesso che nessuno può considerarsi al sicuro quando soffia il vento della guerra dei dazi. Come in un effetto domino, le conseguenze si propagano rapidamente da un continente all’altro, ricordandoci quanto sia fragile l’equilibrio della finanza mondiale.
